Un vino suadente e setoso
Il Sangioveto Grosso, ottenuto da un altro grande cru aziendale, il vigneto “Scanni”, testimonia ulteriormente la tensione rivoluzionaria che fin dall’inizio ha segnato la storia del Castello di Monsanto. Il vigneto fu impiantato interamente a Sangiovese nel 1968 e vide la sua prima vendemmia nel 1974, in deroga e opposizione al disciplinare della denominazione Chianti Classico che non prevedeva si potessero costituire vigneti con ampelografia diversa dalla ricetta storica del 1800. Da sempre confezionato in bottiglia Borgognotta, a rimarcare il suo ruolo di dissidente, è rimasto negli anni un vino a Indicazione Geografica Tipica, di pura suadenza e setosità in gioventù e di poderosa capacità di tenuta negli anni.
Denominazione | IGT Toscana |
Primo anno di produzione | 1974 |
Vitigni | 100% Sangiovese |
Forma di allevamento | Guyot |
Vinificazione | In tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20 giorni. |
Maturazione o invecchiamento | In botti di rovere francese da 500 litri in parte nuove e in parte di secondo passaggio per circa 18 mesi |
Affinamento in bottiglia | 2 anni di affinamento in bottiglia |